L'armeria del museo

Palazzo Belgramoni Tacco, secondo piano

Nella collezione, denominata Armeria, sono esposte armi del XVII, XVIII e XIX secolo. Fra le armi antiche, ci sono armi bianche: alabarde, spade, sciabole, coltelli, pugnali; e armi da fuoco corte con accensione a pietra focaia e a cartuccia: pistole, fucili, archibugi.

Le armi furono prodotte in vari paesi, quali Italia, Francia, Austria e Spagna, ma ci sono persino alcuni esemplari che provengono dall’ambiente culturale balcanico e arabo, giunti nella nostra regione per vie diverse. Essi erano in dotazione a formazioni di disparati eserciti e paesi e sono rimasti nella nostra regione come silenziosa testimonianza di numerose vittorie e sconfitte militari. Oltre ad una funzione pratica (caccia, aggressione, difesa e svago), in quanto armi utilizzate in guerra e nelle competizioni, esse avevano pure un valore simbolico e di status, usate com’erano anche quale accessorio delle uniformi da parata.

Fanno parte della collezione permanente anche oggetti d’uso quotidiano, e più in particolare piccoli contenitori per la conservazione ed il trasporto della polvere da sparo (molti di questi erano usati anche per la caccia), copricapi ed uniformi usati nel nostro territorio nonché attrezzi necessari per la produzione di palle in piombo – proiettili. I visitatori hanno modo di osservare lo sviluppo del meccanismo dei fucili, a metà del XIX secolo: vi sono, infatti, esposti quattro fucili e l’evoluzione del meccanismo che, nei due decenni centrali del XIX secolo, fu molto rapida e modificò radicalmente la velocità ed il modo di sparare.

Nella Collezione delle armi – Armeria del Museo, si trovano esposti permanentemente più di 150 pezzi, ma il Museo ne possiede complessivamente oltre 250.