Il Rinascimento ed i Rinascimenti
Palazzo Belgramoni Tacco, Piano nobile

La collezione rinascimentale presenta alcuni eccezionali esemplari artistici risalenti al periodo dalla prima metà del XV fino al XVII secolo, quando nella ritrattistica si colgono gli estremi echi della celebrazione, intesa in senso classico, d’alcuni insigni Podestà di Capodistria. Nel XV secolo, periodo in cui viene ristrutturata e arredata la piazza principale di Capodistria, si registrano molteplici commissioni di oggetti figurativi in terracotta.
La testimonianza più significativa è un frammento del rilievo di Antonio Rossellino, la “Madonna col bambino”. Il “Tondo di Costantino” e la statua della “Madonna col bambino” provengono dal prezioso fondo della Loggia di Capodistria (lobia nova), dalle eleganti forme gotiche, costruita fra gli anni 1462 e 1464 da Tommaso da Venezia e Nicolò da Pirano. Per l’arredo interno e la decorazione esterna, il Maggior Consiglio ricorse ad elementi nuovi in stile rinascimentale. La benedizione simbolica dell’importante edificio posto sull’ala Nord della Platea Comunis, con l’immagine votiva in puro stile rinascimentale, ha il significato di un primo grande omaggio toscano alla città. L’immagine è attribuita ad uno scultore che fondeva elementi dello stile dolce del gotico internazionale con quelli rinascimentali. Donatello, uno dei protagonisti della nuova corrente artistica, attivo a Padova verso la metà del secolo (1383-1466), lasciὸ un’eredità che venne tramandata pure nella bottega del nostro maestro. E’ verosimile che a quest’opera d’arte possa essere direttamente collegato il prestigioso arredo della facciata della Loggia, per il quale i notabili cittadini, fieri della propria storia, decidono di commissionare tre tondi con immagini di imperatori.
La terracotta con l’immagine di Costantino testimonia il fatto che, alla fine del XV secolo, la città vive in uno spirito nuovo ed è attratta dall’arte antica. Le decorazioni poste sulla parte superiore della facciata della Cattedrale dell’Assunta vennero commissionate ai migliori scultori di Venezia, i quali completano il lavoro nel 1498.
Lo spirito d’indipendenza che serpeggia tra l’élite nobiliare, riunita nella “Compagnia della Calza”, si diffonde anche nella vita quotidiana cittadina, con l’organizzazione di rappresentazioni ludiche e ricevimenti ufficiali secondo l’esempio veneziano. I cittadini più colti amano frequentare uno dei più eruditi uomini dell’epoca: il vescovo capodistriano Jacopo Valaresso (1482-1503). Le città costiere arricchiscono le proprie chiese con dipinti firmati dai Vivarini, dai Bellini, da Paolo Campsa, Cima da Conegliano, Vittore e Benedetto Carpaccio, dai pittori Santacroce…
Purtroppo, dalla collezione rinascimentale è assente l’“Ingresso solenne del podestà Sebastiano Contarini nella Cattedrale”, dipinto da Vittore Carpaccio nel 1517. Il “primo ritratto di gruppo europeo” fu il prototipo di tutte le successive raffigurazione celebrative e autocelebrative. Il dipinto è una delle numerose opere d’arte trafugate in Italia nel 1940, che attendono di essere restituite al Museo…
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Indirizzo:
Via Kidrič 19, SI-6000 Capodistria, Slovenia
Orario del Palazzo:
Martedì - Sabato: 9:00 - 12:30 e 13:00 - 17:00
Domenica e festivi: 9:00 - 12:30 e 13:00 - 17:00
Lunedì, primo gennaio, primo maggio, primo novembre e 25 dicembre chiuso.
Telefono:
T: +386.41.55.66.44