Attraverso la spirale del tempo

Palazzo Belgramoni Tacco, pian terreno

La collezione permanente di archeologia preistorica, denominata “Attraverso la spirale del tempo”, narra lo sviluppo delle popolazioni del Litorale meridionale attraverso le epoche archeologiche, dall’alta età della pietra alla fine dell’età del ferro quando, dopo la caduta di Nesazio, il territorio istriano viene occupato dai Romani. Nella parte introduttiva vengono descritte le caratteristiche geologiche del terreno e gli insediamenti dell’età del medio paleolitico, quando quest’area era abitata dall’uomo di Neanderthal.

I cambiamenti climatici, che iniziano già nella media età della pietra (mesolitico: 8000-5000 a.C.), permettono gradualmente l’espansione dell’agricoltura fino all’inizio dell’età bassa della pietra (neolitico: 5000-3000 a.C.), quando appaiono per la prima volta gli insediamenti stanziali e la ceramica.

L’uso del metallo, in un primo tempo il rame (età del rame: 3000-2000 a.C.), si riflette nella cultura dell’entroterra, nell’area della riva destra del Danubio. Un’impronta più marcata è stata lasciata, in quest’area, dall’età del bronzo (2000-1000 a.C.) e da quella del ferro (1000 – II secolo a.C.), contrassegnate da insediamenti fortificati ed edificati in zone sopraelevate, da una struttura sociale ramificata, da una rete commerciale e da influenze mediterranee. L’esposizione presenta la sepoltura con lo scheletro e quella con le ceneri nell’urna, risalenti all’età del ferro.

Lo spazio principale della collezione è riservato al deposito delle Grotte delle Mosche, presso Divaccia, luogo di culto, ubicato nella nostra regione, che risale alla tarda età del bronzo e all’alta età del ferro (XII – VIII secolo a.C.).