GIORNATA DI FORMAZIONE PER GUIDE TURISTICHE DA ABILITARE AI TOUR DEL MUSEO REGIONALE DI CAPODISTRIA

03. marzo 2025 alle 08:45

 

 

GIORNATA DI FORMAZIONE PER GUIDE TURISTICHE DA ABILITARE AI TOUR DEL

MUSEO REGIONALE DI CAPODISTRIA

3 marzo 2025

Palazzo Belgramoni-Tacco, via Kidrič 19, Capodistria

 

L’invito a partecipare è rivolto a guide turistiche professioniste, studenti e a tutto il pubblico interessato.

 

Questa giornata di formazione è finalizzata a far conoscere la storia e gli aspetti operativi del Museo regionale di Capodistria, ivi incluse le sue mostre e collezioni permanenti. Ufficialmente istituito nel 1911, il Museo regionale di Capodistria vanta una storia ultracentenaria. Ha sede a Palazzo Belgramoni-Tacco, un edificio del XVII secolo che restituisce il fascino del periodo rinascimentale e veneziano, in cui i visitatori possono ammirare collezioni che vanno dall’età preistorica alla storia contemporanea godendosi anche il meraviglioso giardino con annesso lapidario. La quantità di materiali e reperti conservata al Museo è tale che già da alcuni decenni sono state acquisite delle sedi distaccate – tra le più note vi sono senz’altro la Collezione etnologica in piazza Gramsci e il Castello di Prem, con la sua mostra permanente sulla farmacopea intitolata “Alla Fenice”. Nel 2021 il Museo ha ricevuto in gestione anche il Parco archeologico Kašler in località Korte nad Izolo.

 

 

Contenuti della giornata di formazione:

- storia e operatività del Museo regionale di Capodistria e introduzione a Palazzo Belgramoni-Tacco;

- presentazione delle mostre e collezioni permanenti presso il Museo regionale di Capodistria, nello specifico: mostre permanenti di archeologia, storia dell’arte e storia culturale; Collezione di storia contemporanea; Collezione etnologica; Castello di Prem;

- panoramica sul lavoro di restauro e risanamento conservativo svolto dagli esperti del Museo.

 

 

Costo della giornata di formazione:

Quota di partecipazione: € 20.

Ingresso gratuito per alunni delle scuole medie slovene (o secondarie di secondo grado italiane), studenti universitari, disoccupati e pensionati.

 

Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a:

Tjaša Miklavčič, coordinatrice dell’evento

tjasa.miklavcic@pokrajinskimuzejkoper.si

Iscrizioni aperte fino al 27 febbraio 2025 ovvero fino a esaurimento posti.
In caso di scarsa adesione il Museo regionale di Capodistria si riserva il diritto di apportare modifiche al programma. Per ulteriori informazioni contattare anche il numero +386 41 300 485 (Tjaša Miklavčič).

Programma della giornata di formazione

 

 

08:45-09:00

Arrivo e registrazione dei partecipanti

Reception del Museo regionale di Capodistria, Palazzo Belgramoni-Tacco, via Kidrič 19, Capodistria

 

 

09:00-09:15

Indirizzo di saluto

Marko Bonin, direttore del Museo regionale di Capodistria

 

Introduzione ai temi della Giornata di formazione

Tjaša Miklavčič, coordinatrice dell’evento

 

 

09:15-10:15

Le mostre archeologiche permanenti

Dr. Maša Saccara e Špela Prunk

 

L’offerta culturale del Museo regionale di Capodistria si articola in quattro percorsi archeologici permanenti cui si affianca “Il cuore di Capodistria”, mostra che presenta un condensato della storia di Capodistria attraverso vari oggetti rappresentativi. La mostra permanente “Attraverso la spirale del tempo” offre una panoramica dell’era preistorica, muovendo dalle prime tracce di insediamenti umani in zona risalenti al Paleolitico medio sino alla conquista romana della penisola istriana. La mostra permanente “Dall’anfora alla giara”, incentrata sulla prima colonizzazione romana, illustra la vita e le usanze funerarie al tempo dell’Antica Roma. Al di sotto della scalinata barocca di Palazzo Belgramoni-Tacco è allestito il lapidario di epoca romana, che prende il nome di “Memoria scolpita nella pietra”. Al piano ammezzato si può ammirare “Nel segno della croce”, mostra permanente su Tarda Antichità e Alto Medioevo, epoche che videro nascere le tre principali città dell’Istria slovena. Alcuni reperti archeologici di epoca rinascimentale rinvenuti a Capodistria sono presentati nell’ambito della mostra permanente di storia dell’arte intitolata “Rinascimento e rinascimenti”. Al secondo piano di Palazzo Belgramoni-Tacco è visitabile un’ulteriore mostra permanente, “Il cuore di Capodistria”, che illustra una breve storia della città attraverso una serie di reperti archeologici e oggetti di valore storico-artistico.

 

 

10:15-11:15

Le mostre permanenti di storia dell’arte e Palazzo Belgramoni-Tacco

Brigita Jenko

 

Costruito intorno al 1600, Palazzo Belgramoni-Tacco rappresenta un eccellente esempio di architettura nobiliare veneziana a Capodistria. Al suo interno sono esposte diverse mostre permanenti di storia dell’arte: nell’atrio la collezione araldica ed epigrafica, al piano ammezzato il lapidario medievale, al primo piano – il piano nobile – la mostra “Rinascimento e rinascimenti”, e ancora l’arte dell’ambiente culturale veneziano, l’arte tardogotica e la cultura glagolitica dell’entroterra rurale. Oggetti di pregio artistico arricchiscono anche le mostre al secondo piano e contribuiscono a dare forma a un meraviglioso spazio esterno – il lapidario allestito nel giardino del Palazzo.

 

 

11:15-11:45

Pausa caffè

 

 

11:45-12:45

Mostre permanenti di storia culturale

Dr. Meliha Fajić

 

Al secondo piano di Palazzo Belgramoni-Tacco il periodo del XVIII e XIX secolo è presentato nell’ambito della mostra permanente di storia culturale dal titolo “Tra la Serenissima, Napoleone e gli Asburgo”: quattro sale del piano ed entrambe le balconate che affacciano sul grande salone sono dedicate a questi due secoli. Nella prima sala, adibita a biblioteca di palazzo, si dà risalto a tre temi centrali: personalità eminenti di Capodistria a partire dal XVI secolo e relative opere; pittura e cartografia del XIX secolo; dominazione francese dell’Istria con una particolare attenzione alla figura di Angelo Calafati. Il concetto cui si ispira la sala adiacente, il salone di famiglia in stile veneziano, è mostrare come fosse la quotidianità delle dimore nobili e borghesi tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo. Seguono le sale in cui sono esposte collezioni di armi, orologi, lampade e strumenti musicali, laddove quest’ultima offre una breve panoramica su come il modo di vivere la musica nelle città slovene litoranee si sia evoluto a partire dal Medioevo.

La rassegna delle mostre permanenti di storia culturale è arricchita dalla collezione farmaceutica Alla Fenice” del Palazzo Pretorio.

 

 

12:45-13:45

Collezione di storia contemporanea

Ivan Simčič

 

La Collezione di storia contemporanea prende in esame, fornendone delle chiavi di lettura, gli ultimi 160 anni di storia del Litorale, con riferimento a quella porzione di Slovenia a ridosso del confine sudoccidentale che abbraccia l’Istria slovena, i Brkini e l’area di Ilirska Bistrica. Una particolare attenzione è rivolta agli sforzi profusi dagli sloveni del Litorale per ricongiungersi al corpo nazionale sloveno. La collezione è suddivisa in sei periodi, dall’avvio dell’età costituzionale nel 1861, che creò i presupposti per una vitalità culturale e politica, fino al 2007, anno in cui la Repubblica di Slovenia divenne a tutti gli effetti uno Stato membro dell’Ue.

Le comunità nazionali distribuite sul territorio dell’odierna Slovenia ebbero la loro dose di tribolazioni nel corso del XIX e del XX secolo: dapprima gli sloveni e i croati negli anni dell’Italia fascista, a causa della politica snazionalizzatrice perseguita da quest’ultima, poi nel secondo dopoguerra gli italiani, a causa dell’esodo che fece seguito al nuovo tracciato del confine tra Italia e Jugoslavia.

Proseguendo, la collezione illustra la storia del secondo Novecento, caratterizzata da una rinascita economica e sociale che interessò – in termini di lavoro e di vita – l’economia, la società e il sistema di educazione e istruzione dell’area di interesse del Museo regionale di Capodistria. Passando infine in rassegna le tensioni indipendentiste e le misure annesse, la bandiera slovena offre le basi per la nascita della Repubblica di Slovenia indipendente.

 

 

13:45-14:45

Pausa pranzo (libera)

 

 

15:00-16:00

Collezione etnologica

Tina Novak Pucer

 

Ai margini del centro stretto di Capodistria, dove un tempo correva il muro di cinta che abbracciava la città, si apre l’odierna piazza Gramsci, in passato nota come Campo San Pieri (piazza San Pietro). Nel 1983 la casa in stile gotico veneziano che vi si affaccia fu sottoposta a restauro da parte dell’allora Ente intercomunale di Pirano per la tutela del patrimonio naturale e culturale, che vi ricavò una serie di spazi da destinare a una sezione distaccata del Museo regionale di Capodistria – nello specifico alla sua Collezione etnologica, che custodisce e presenta al pubblico il patrimonio culturale materiale e immateriale lasciato da chi a partire dal XVII secolo popolò l’Istria slovena, l’area dei Brkini, la Ciceria e il Carso superiore.

Il pianterreno dell’edificio ospita la mostra permanente dal titolo “Incontro tra fame e abbondanza”, che interpreta la cultura alimentare a partire dal XVIII secolo. Nel cortile interno si possono ammirare la sezione dedicata all’edilizia in pietra a secco con annessa riproduzione della tipica casita istriana, un piccolo orto botanico mediterraneo, un deposito all’aperto di reperti laterizi e infine, all’interno della rimessa, la mostra permanente “Dal fabbro al carradore”, dedicata a questi due mestieri nel passaggio tra XIX e XX secolo. Al primo piano si possono ammirare la mostra permanente dal titolo “Il passato tessuto”, che fa scoprire una serie di oggetti legati alla lavorazione di fibre vegetali e animali con annessi prodotti finiti (capi di vestiario e accessori) e anche un’altra sezione dedicata alla tradizione musicale popolare e all’arte della pietra.

 

 

16:15-16:45

Presentazione del Castello di Prem

Mateja Kakež

 

Nella pittoresca cornice dei Brkini, al di sopra del fiume Reka (com’è chiamato il Timavo in questo tratto), è adagiato un agglomerato di case che forma il borgo di Prem. Su un lato del borgo si erge la Chiesa di Sant’Elena, al di sotto della quale si trova la stanza commemorativa dedicata a Dragotin Kette, da cui si gode una vista più unica che rara sul castello medievale di Prem risalente al XII secolo. All’interno del castello sono esposte delle collezioni del Museo regionale di Capodistria che svelano la vita di un tempo al castello e parlano della sua storia – una parte importante di queste collezioni è data anche da altri castelli e magioni nonché dai siti archeologici nella zona di Ilirska Bistrica. Al primo piano si trova il salone d’onore, in cui il pittore triestino Mario Lannes lasciò un segno indelebile con i suoi dipinti: raffigurò le stagioni su campo scuro, conferendo loro le sembianze di donne e segni zodiacali. Il salone è inoltre impreziosito da uno specchio dorato in stile barocco e da una serie di sedute, anch’esse dorate, portate al castello da Bruno Zuccolin, che ne fu proprietario negli anni Trenta del secolo scorso. Antistante alla cappella del castello intitolata a santa Margherita vi è una raffigurazione di san Cristoforo, qui ritratto in modo del tutto singolare, ovvero con un’automobile degli anni Trenta. Nella Sala dei cavalieri, al pianterreno, è esposta la collezione comprendente tra l’altro lo stemma degli Zuccolin, un’armatura da cavaliere, un’alabarda, degli scudi e alcuni fucili ottomani.

 

 

16:45-17:45

Panoramica sul lavoro di restauro e risanamento conservativo

Lidija Gardina, Enio Vivoda e Jure Čeh

 

Il compito di un addetto al restauro e al risanamento conservativo consiste nel sottoporre i reperti museali a trattamenti preventivi e curativi. Lo scopo è rallentarne il degrado e scongiurare il prodursi di ulteriori danni, andando così a creare le condizioni più adeguate per la conservazione degli oggetti in depositi museali e sale espositive. Si tratta di figure professionali che segnalano anche eventuali difformità dalle condizioni microclimatiche prescritte (adeguata umidità dell’aria, temperatura, luminosità), specialmente in caso di notevole afflusso di visitatori alle collezioni permanenti. Inoltre, nell’ambito di laboratori di vario tipo e in occasione delle giornate a porte aperte si adoperano per trasmettere al pubblico le loro conoscenze sul modo più corretto di trattare gli oggetti museali.

Contatto

Indirizzo:
Via Kidrič 19, SI-6000 Capodistria, Slovenia

Orario del Palazzo:
Martedì - Sabato: 9:00 - 12:30 e 13:00 - 17:00

Domenica e festivi: 9:00 - 12:30 e 13:00 - 17:00 


Lunedì, primo gennaio, primo maggio, primo novembre e 25 dicembre chiuso.

Telefono:
T: +386.41.55.66.44

Email:
info@PokrajinskiMuzejKoper.si